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- Estremi:
- Cassazione civile, 2019,
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Fatto
RILEVATOche
l'Agenzia delle Entrate ricorre per la cassazione della sentenza indicata in epigrafe, con cui la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia aveva accolto l'appello di B.V. avverso la sentenza n. 38/1/2010 della Commissione Tributaria Provinciale di Lecco, che aveva accolto il ricorso della contribuente avverso avviso di accertamento con cui erano state applicate maggiori imposte IRPEF ed addizionali regionali (anno 2003) per maggiori ricavi non dichiarati e costi indeducibili;
l'Ufficio ha proposto ricorso per cassazione, affidato a due motivi;
con il primo motivo ha denunciato, ai sensi dell'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, "violazione e falsa applicazione della L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 7";
con il secondo motivo ha denunciato, ai sensi dell'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3 , "violazione e falsa applicazione della L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 7, della L. n. 241 del 1990, artt. 3,...
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Diritto
CONSIDERATO che
1.1. i due motivi di ricorso, che possono congiuntamente esaminarsi in quanto strettamente connessi, sono infondati;
1.2. la CTR, nell'accogliere l'appello della parte contribuente, ha fatto leva sull'inosservanza, da parte dell'Agenzia, del termine dilatorio di sessanta giorni che deve intercorrere, a norma dello Statuto dei diritti del contribuente, art. 12, comma 7, tra il rilascio della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni di constatazione e l'emanazione dell'avviso di accertamento, nonchè sulla mancata motivazione dei motivi d'urgenza che avessero potuto legittimare l'operato dell'ufficio;
1.3. orbene, in primo luogo va rilevato che, in tema di avviso di accertamento, l'esonero dall'osservanza del termine di sessanta giorni dal rilascio al contribuente della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni da parte degli organi di controllo, previsto dalla L. 27 luglio 2000, n....