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- Estremi:
- Cassazione civile, 2018,
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Fatto
RITENUTOche:
P.L., a conclusione di una verifica fiscale a carico della società (OMISSIS) S.a.s. di cui era socio, aderiva al processo verbale di contestazione, in materia di IRPEF, Addizionale Regionale e Comunale, per il periodo di imposta 2006, secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 218 del 1997, optando per l'adempimento dilazionato del dovuto, non provvedendo, a causa di problemi finanziari, al pagamento delle rate scadute. In conseguenza di ciò, l'Agenzia delle entrate procedeva ad iscrivere a ruolo, D.P.R. n. 602 del 1973, ex art. 14, le intere somme dovute dedotti i versamenti già eseguiti, con sanzioni ed interessi, notificando la relativa cartella di pagamento. Il contribuente impugnava l'atto impositivo innanzi alla CTP di Pescara, lamentando la violazione del D.Lgs. n. 218 del 1997, art. 5 bis, atteso che l'iscrizione a ruolo poteva essere effettuata solo limitatamente alle rate scadute rimaste insolute e non all'intero debito. La CTP respingeva...
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Diritto
CONSIDERATO che:
1. Con il primo motivo di ricorso si censura la sentenza impugnata denunciando violazione o falsa applicazione del D.Lgs. n. 218 del 1997, art. 5 bis, atteso che, in ragione del tenore letterale del comma 4 della norma citata, da cui non è possibile desumere la decadenza dal beneficio della rateizzazione in caso di mancato pagamento delle rate scadute, nonchè tenuto conto della non applicabilità della disciplina prevista dell'art. 8, comma 3 bis, afferente le conseguenze del mancato pagamento nei soli casi di accertamento con adesione, l'impugnata sentenza, emessa dal giudice del secondo grado, dovrebbe ritenersi illegittima per la violazione delle norme sopra richiamate.
2. Con il secondo motivo di ricorso si censura la sentenza impugnata lamentando che la sentenza della CTR, nel ritenere insussistenti i presupposti per disporre la disapplicazione delle sanzioni amministrative irrogate per omesso versamento, rapportate...
