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- Cassazione civile, 2018,
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Fatto
RITENUTO IN FATTOLa Franco Vago S.p.A. ha impugnato quattro avvisi di rettifica emessi dall'Agenzia delle dogane di Firenze per il recupero di Iva all'importazione giustificati dalla omessa introduzione fisica di merce di provenienza extracomunitaria nel deposito fiscale Iva gestito in modo virtuale dalla Franco Vago S.p.A., circostanza che, per l'Ufficio, aveva reso illegittimo l'assolvimento dell'Iva mediante autofatturazione ai sensi del D.L. n. 331 del 1993, art. 50-bis;
- l'Ufficio quindi richiedeva in solido all'importatore ed al gestore il versamento dell'Iva non effettuato all'atto dell'importazione;
- la sentenza di primo grado, sfavorevole per la contribuente e per il gestore del deposito, è stata confermata dalla Commissione tributaria regionale della Toscana;
- il giudice di appello, posta la premessa che la virtualità della gestione del deposito risultava dalla sentenza penale di patteggiamento resa nei confronti del...
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Diritto
CONSIDERATO IN DIRITTO che:
il primo motivo denuncia, in relazione all'art. 360 c.p.c., comma1, n. 5, violazione del D.L. n. 331 del 1993, art. 50-bis, comma 4, lett. b;
- il giudice d'appello ha ritenuto, in contrasto con i documenti prodotti, che la merce non fosse transitata nel deposito fiscale ai fini Iva, ponendo a base del proprio convincimento la sentenza penale di patteggiamento resa nei confronti del legale rappresentante, tuttavia non comprendendo la portata di tale statuizione;
- il motivo è inammissibile, perchè sotto lo schermo della violazione di legge, denuncia la valutazione in fatto compiuto dai giudici di merito;
- è del pari inammissibile il secondo motivo, il quale denuncia in relazione all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, violazione e falsa applicazione dell'art. 444 c.p.c. ravvisata nella errata valutazione della sentenza penale di patteggiamento;
- la ricorrente si duole della...