• Estremi:
    Cassazione civile, 2017,
    • Fatto

      FATTO E DIRITTO

      Con ricorso in Cassazione affidato a due motivi, illustrati da memoria, nei cui confronti sia Roma Capitale che il concessionario della riscossione hanno resistito con controricorso, il contribuente impugnava la sentenza della CTR del Lazio, relativa alla impugnabilità di un atto di rimborso e proposta di compensazione, D.P.R. n. 602 del 1973, ex art. 28 ter, lamentando il vizio di violazione di legge, in particolare, del D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 19, commi 1 e 3 e dell'art. 100 c.p.c., in relazione all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, in quanto, erroneamente, i giudici d'appello avrebbero ritenuto non impugnabile l'atto impugnato, in quanto, non immediatamente lesivo della sfera giuridico-patrimoniale del destinatario, che non avrebbe interesse ad impugnarlo, ex art. 100 c.p.c., trattandosi di una semplice compensazione di natura volontaria, mentre, invece, ad avviso del ricorrente, tale interesse sussisterebbe, perchè la mancata adesione a tale...



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