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- Estremi:
- Cassazione civile, 2017,
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Fatto
RILEVATOche:
la corte d'appello di Messina revocava il fallimento di (OMISSIS) s.r.l., società in liquidazione proprietaria di un complesso alberghiero;
il fallimento era stato dichiarato dal tribunale, su richiesta del pubblico ministero, all'esito della declaratoria di inammissibilità di una proposta di concordato preventivo;
la corte osservava che il valore degli elementi dell'attivo patrimoniale, alla data del fallimento doveva essere riconsiderato in base al saggio di capitalizzazione del rendimento immobiliare attinente all'albergo; per la cassazione della sentenza, la curatela ha proposto ricorso sulla base di due motivi;
il primo motivo è inteso a denunziare la violazione e falsa applicazione della L. Fall., artt. 18, 161 e 167 e dell'art. 2499 c.c. perchè la delibera di scioglimento e di messa in liquidazione della società era stata presa nel corso della procedura di concordato e nell'imminenza del deposito della...
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Diritto
CONSIDERATO che:
il primo motivo di ricorso è palesemente infondato;
innanzi tutto la questione afferente l'art. 2499 c.c. non rileva affatto, stante che nella specie non si trattava di trasformazione della società ma di messa in liquidazione per deliberazione di assemblea (art. 2484 c.c., comma 1, n. 6);
nella s.r.l., la delibera di scioglimento anticipato della società, in quanto modificativa dell'atto costitutivo, rientra semplicemente tra quelle che devono essere adottate collegialmente dall'assemblea con quorum deliberativo pari ad almeno la metà del capitale sociale (art. 2479-bis c.c., comma 3);
essa prende effetto dall'iscrizione al registro delle imprese (art. 2484 c.c., comma 3);
a niente serve richiamare la L. Fall., art. 161 in relazione all'art. 167 a proposito degli atti di straordinaria amministrazione da porre in essere solo previa autorizzazione del tribunale;
la delibera di...
