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- Estremi:
- Cassazione civile, 2017,
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Fatto
FATTI DI CAUSACon citazione notificata il 28.06.1999, la Fondazione per l'assistenza ad animali abbandonati conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Macerata la Fondazione S.S.C., M.I. e la curatela dell'eredità giacente di Gianfranco T., domandando che venisse accertata la sua qualità di erede unica di T.G., anche per effetto dell'accrescimento ex art. 674 c.c.
L'attrice Fondazione per l'assistenza ad animali abbandonati esponeva che:
il (OMISSIS) era deceduto T.G. e il 30.05.1998 era stato pubblicato il suo testamento olografo, datato 02.12.1994, con il quale egli aveva manifestato la volontà di lasciare il proprio patrimonio mobiliare ed immobiliare a fondazioni che si sarebbero costituite, aventi per finalità premi e borse di studio da assegnare a studenti che frequentavano l'università delle Marche e l'assistenza ad animali abbandonati, con particolare cura per i...
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Diritto
RAGIONI DELLA DECISIONE 1. Il primo motivo del ricorso della Fondazione per l'assistenza ad animali abbandonati deduce la violazione e falsa applicazione degli artt. 325, 333, 334 c.p.c. e art. 343 c.p.c., comma 1, e la nullità della sentenza impugna. Si sostiene che la Fondazione S.S.C. avrebbe dovuto proporre appello incidentale comunque entro trenta giorni dalla notificazione della sentenza di primo grado, avendo la stessa azionato una domanda di petizione di eredità in rapporto di cause scindibili con la domanda, e con il conseguente appello, della Fondazione per l'assistenza ad animali abbandonati. L'appello incidentale tardivo della Fondazione S.S.C. era perciò inammissibile. L'appello principale della Fondazione per l'assistenza ad animali abbandonati era stato notificato il 18 aprile 2008, mentre l'appello incidentale della Fondazione S.S.C., alla quale la sentenza di primo grado era stata...