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Correlazioni:
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DLT 14 settembre 2015 n. 147, Art. 5
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L 27 luglio 2000 n. 212, Art. 1, comma 2
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DLT 15 dicembre 1997 n. 446, Art. 5
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DLT 15 dicembre 1997 n. 446, Art. 5-bis
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DLT 15 dicembre 1997 n. 446, Art. 6
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DLT 15 dicembre 1997 n. 446, Art. 7
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DLT 31 ottobre 1990 n. 347
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DPR 22 dicembre 1986 n. 917, Art. 58
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DPR 22 dicembre 1986 n. 917, Art. 68
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DPR 22 dicembre 1986 n. 917, Art. 85
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DPR 22 dicembre 1986 n. 917, Art. 86
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DPR 26 aprile 1986 n. 131, Art. 51
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DPR 26 aprile 1986 n. 131, Art. 52
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DPR 29 settembre 1973 n. 600, Art. 39
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DPR 29 settembre 1973 n. 600, Art. 43
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DPR 29 settembre 1973 n. 600, Art. 38
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Codice Civile, Art. 2727
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Codice Civile, Art. 2729
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- Estremi:
- Cassazione civile, 2017,
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Fatto
FATTI DI CAUSAL.A. salumi s.n.c., L.A., B.L., ricorrono per la cassazione della sentenza della CTR della Lombardia, n. 144/49/11 dep. 11.11.2011 che confermando la decisione di primo grado ha respinto l'appello dei contribuenti. La C.T.R. ha confermato l'avviso di accertamento impugnato (per Iva, Irpef Irap anno 2004) col quale l'Ufficio aveva accertato il reddito da plusvalenza per il valore di avviamento da cessione di azienda sulla base dell'accertamento di valore effettuato in sede di applicazione dell'imposta di registro, in mancanza di idonea prova contraria da parte dei contribuenti (esistenza costi non ammortizzati; cessione avvenuta in ambito familiare; modalità finanziarie di pagamento) e conseguente corretta applicazione delle sanzioni.
L'Agenzia si costituisce con controricorso.
I ricorrenti hanno presentato memoria ex art. 378 c.p.c. (con la quale chiede l'applicazione dello ius superveniens,...
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Diritto
RAGIONI DELLA DECISIONE 1. Col primo motivo del ricorso si deduce omessa motivazione sulla prova contraria offerta dai contribuenti, sulla prova contraria offerta dai contribuenti in ordine al maggior valore dell'avviamento rispetto al prezzo pagato per la cessione (relativa a movimentazioni bancarie corrispondenti al prezzo dichiarato; perizia giurata allegata all'atto di cessione; sostanziale identità fra le parti contraenti).
2. Col secondo motivo si deduce violazione di legge (art. 2697 c.c., in combinato disposto con l'art. 86 (già art. 54) T.U.I.R., limitandosi la C.T.R. ad avallare l'accertamento emesso esclusivamente sulla base del valore accertato ai fini dell'imposta di registro, insufficiente a giustificare l'accertamento induttivo, incombendo sull'Ufficio l'onere di provare il maggior corrispettivo asseritamente incassato dalla società.
3. Col terzo motivo si denunzia violazione di legge (D.P.R. n. 600 del...