• Estremi:
    Cassazione penale, 2015,
    • Fatto

      RITENUTO IN FATTO

      1. La Corte di appello di Roma, con sentenza in data 22.5.2014, in parziale riforma di quella emessa, all'esito del giudizio abbreviato, in data 5.6.2013 dal G.i.p. del Tribunale di Roma, tra l'altro, esclusa l'aggravante del numero delle persone (come da motivazione) contestata (a D.e.H.), riduceva la pena inflitta a D. D. (per 6 delitti di cui all'art. 110 c.p. e D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73 -detenzione e cessione di cocaina - e per quello di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 74) ad anni sette e mesi quattro di reclusione; ad H.A. (per 2 delitti di cui all'art. 110 c.p. e D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, - detenzione e cessione di cocaina - e per quello di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 74) ad anni dieci e mesi otto di reclusione; a S.K. (per un delitto, sub capo H, di cui all'art. 110 c.p. e D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73,:

      detenzione e cessione di...

    • Diritto

      CONSIDERATO IN DIRITTO

      8. I ricorsi sono infondati e devono, pertanto, essere respinti.

      9. Giova premettere, anzitutto, in relazione a tutte le censure che lamentano la mancata risposta a specifici motivi di appello, che "nella motivazione della sentenza il giudice di merito non è tenuto a compiere un'analisi approfondita di tutte le deduzioni delle parti e a prendere in esame dettagliatamente tutte le risultanze processuali, essendo invece sufficiente che, anche attraverso una valutazione globale di quelle deduzioni e risultanze, spieghi, in modo logico e adeguato, le ragioni che hanno determinato il suo convincimento, dimostrando di aver tenuto presente ogni fatto decisivo; nel qual caso devono considerarsi implicitamente disattese le deduzioni difensive che, anche se non espressamente confutate, siano logicamente incompatibili con la decisione adottata e ravvisare, ...



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