• Estremi:
    Cassazione civile, 2014,
    • Fatto

      SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

      S.P. ha impugnato l'avviso d'accertamene notificatogli il 6.12.2006; con cui era stata rettificata la dichiarazione IRPEF relativa all'anno 2001, a seguito della rideterminazione degli oneri deducibili e delle spese ritraibili. La CTP di Milano ha annullato l'atto impugnato, decisione che è stata, parzialmente, riformata, con sentenza n. 22/28/10, depositata il 19.2.2010, dalla CTR Lombardia, secondo cui: a) la violazione del termine dilatorio di cui alla L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 7, non era assistita da un'automatica sanzione, e, nella specie, era stato concesso al contribuente un tempo per interloquire e depositare documenti, dei quali era stato dato atto; b) la possibilità di procedere ad accertamento D.P.R. n. 600 del 1973, ex art. 36 bis e ter non precludeva il ricorso alle modalità accertative di cui all'art. 37 e segg. del cit. decreto; c) le sanzioni non...

    • Diritto

      MOTIVI DELLA DECISIONE

      1. Col primo motivo, il ricorrente lamenta la violazione della L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 1, in relazione all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, per avere la CTR ritenuto valido l'atto impositivo, nonostante fosse stato notificato prima del decorso del termine di sessanta giorni di cui alla L. n. 212 del 2000, art. 12, comma 7, dalla comunicazione del verbale di chiusura delle operazioni di verifica, senza che fosse stata specificamente dedotta e motivata la ragione dell'urgenza. La circostanza che il contraddittorio era stato attivato, prosegue il ricorrente, non vale a salvare l'atto impositivo, tenuto conto che la concessione di un termine inferiore rispetto a quello previsto dalla norma aveva compresso il suo diritto di difesa, a presidio del quale la disposizione era stata emanata.

      2. Il motivo è fondato.

      3. Le Sezioni Unite della Corte,...



    Contenuto riservato agli abbonati
    Fai LOGIN o ABBONATI per accedere al contenuto completo