• Estremi:
    Cassazione civile, 2011,
    • Fatto

      SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

      In base alla L. 13 aprile 1977, n. 114, art. 17 N.R. presento’, per l’anno 1994, dichiarazione dei redditi congiuntamente al coniuge G.M.. Quanto a quest’ultimo, l’Ufficio ridetermino’ il reddito complessivo dichiarato elevandolo da zero a L. 2.926.625.000 ed in data 11 gennaio 2001 notifico’ avviso di accertamento alla N. quale primo dichiarante. Il 16 febbraio 2001 la contribuente propose istanza di annullamento in autotutela, sostenendo che era estranea alla attivita’ commerciale del marito, dal quale si era successivamente separata. Il 1 dicembre 2001 ricevette notificazione della cartella esattoriale, e la impugno’ davanti alla CTP di Roma, che accolse il ricorso. La CTR ha accolto in parte l’appello dell’Agenzia delle Entrate, confermando l’illegittimita’ della pretesa delle sanzioni irrogate con l’accertamento. La...

    • Diritto

      MOTIVI DELLA DECISIONE

      Col primo motivo si deduce violazione del D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 53 e D.Lgs. n. 300 del 1999, art. 68. Si assume che l’appello proposto dall’Agenzia era inammissibile perche’ non sottoscritto dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, cui solo la legge attribuisce la legittimazione processuale, ma da un non meglio qualificato "Il funzionario", che avrebbe firmato in modo illeggibile.

      Il motivo e’ infondato.

      Questa corte ha gia’ deciso che, in tema di contenzioso tributario, il D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 10 e art. 11, comma 2, riconoscono la qualita’ di parte processuale e conferiscono la capacita’ di stare in giudizio all’ufficio del Ministero delle finanze (oggi ufficio locale dell’Agenzia delle entrate) nei cui confronti e’ proposto il ricorso, organicamente rappresentato dal direttore o da altra persona preposta al reparto ...



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