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- Estremi:
- Cassazione civile, 2010,
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Fatto
SVOLGIMENTO DEL PROCESSOCon atto notificato il 17 settembre 2002 il Comune di Termini Imerese intimava sfratto per morosità a I.G.AR. s.r.l., conduttrice di un immobile, con annessa zona termale, di sua proprietà. Secondo il locatore, che contestualmente citava l'intimata per la convalida, la società conduttrice si era resa inadempiente nel pagamento dei canoni di locazione.
Resisteva I.G.A.R. s.r.l., la quale eccepiva che il credito vantato dal Comune di Termini Imerese si era estinto per compensazione con il maggior credito, di cui alla sentenza della Corte d'appello di Palermo n. 1051 del 1999, da essa maturato nei confronti dell'ente locatore. Spiegava anzi la convenuta domanda riconvenzionale per la condanna dell'Amministrazione intimante ai danni da lite temeraria ex art. 96 cod. proc. civ..
Con sentenza depositata il 19 febbraio 2004 il giudice adito dichiarava la ...
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Diritto
MOTIVI DELLA DECISIONE 1 Va preliminarmente disposta, ai sensi dell'art. 335 cod. proc. civ., la riunione dei ricorsi proposti da I.G.A.R. s.r.l. e dal Comune di Termini Imerese avverso la stessa sentenza.
1.1 Col primo motivo l'impugnante denuncia violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato nonchè degli artt. 1241, 1242 e 1243 cod. civ., omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione su un punto decisivo della controversia, ex art. 360 cod. proc. civ., comma 1, nn. 3, 4 e 5.
Riportato il contenuto pattizio essenziale dell'atto in data 10 aprile 1989, documentante due distinti contratti: quello di appalto, per la ristrutturazione del complesso termale-alberghiero, e quello di affitto, riguardante il medesimo immobile, e ricordato che il credito da essa vantato nei confronti del Comune per i lavori realizzati nell'immobile è stato ...