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- Estremi:
- Cassazione civile, 2002,
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Fatto
Svolgimento del processosvolgimento del processo e motivi del ricorso 1.1. Gori Benito e Vitali Maria Luisa, ricorrono contro il Ministero delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore, per la cassazione della sentenza specificata in epigrafe. Il Ministero resiste con controricorso.
1.2. In fatto, i contribuenti hanno impugnato un avviso di accertamento IRPEF ILOR, con il quale veniva elevato il reddito di impresa dichiarato per l'anno 1984, da lire 122.420.000 a lire 154.203.000, recuperando a tassazione costi non riconosciuti;
veniva, altresì, imputato l'intero carico fiscale al titolare Gori Benito.
I contribuenti hanno contestato i recuperi, nonché l'imputazione del reddito al sola Gori, eccependo che, nella specie, si trattava della gestione di una impresa familiare e che, conseguentemente, il reddito andava attribuito in parti uguali a tutti i soci: i due...
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Diritto
Motivi della decisione 2.1. Entrambi i motivi del ricorso appaiono infondati.
2.2. I ricorrenti eccepiscono che, in mancanza di un atto pubblico che stabilisca le quote di partecipazione, queste si presumono uguali e, conseguentemente, il reddito deve essere imputato in parti uguali a tutti i partecipanti, in forza dell'art. 5, comma 2, DPR 597-1973.
La tesi dei ricorrenti non trova conforto nella lettera della legge, nè nei principi che disciplinano la particolare figura dell'impresa familiare.
L'art. 5 del DPR 597-1973 conteneva due gruppi di disposizioni, un primo gruppo relativo alla imputazione dei redditi delle società semplici, in nome collettivo ed in accomandita semplice (commi 1 e 2) ed un secondo gruppo relativo, specificamente, alla imputazione dei redditi delle imprese familiari (comma 3, più volte modificato). La presunzione di uguaglianza delle...
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Note redazionali:
