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- Estremi:
- Cassazione civile, 1993,
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Fatto
Svolgimento del processoCon citazione del 2 gennaio 1978, la S.p.A. "Mediterranea Sale" convenne dinanzi al Tribunale di Mantova Renzo Gaetano Quadrio (già membro, fino al settembre 1976, del suo consiglio di amministrazione) e - premesso che, a favore di quest'ultimo, risultavano registrati nella propria contabilità corrispettivi per complessive L.529.641.273 (di cui L. 121.104.408 ancora da pagare) riferiti ad un preteso contratto di appalto con lui stipulato per la costruzione di uno stabilimento in Revere, ancorché' egli avesse ricevuto dal Consiglio di Amministrazione solo l'incarico di proporre soluzioni da adottare per la realizzazione dell'immobile e di provvedere "al piazzamento degli ordini più urgenti per i materiali" - ne chiese la condanna alla restituzione delle somme indebitamente riscosse (L.324.294.150 o in alternativa, L. 93.836.888, per il caso che si ritenesse esistente ed efficace il preteso appalto), con i...
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Diritto
Motivi della decisione Col primo motivo, la ricorrente denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 2391, 2392 e 2697 c.c., degli artt. 112 e 113 c.p.c., in relazione all'art. 360, nn. 3 e 5, c.p.c., e sostiene:
a) che la sentenza impugnata è affetta da contraddizione nella parte in cui ha motivato la esclusione della responsabilità del Quadrio ex art. 2391 cit. ("indipendentemente da ogni considerazione sull'effettiva esistenza del danno lamentato dalla società"), assumendo, da un lato, che questi aveva agito in difetto di una delibera consiliare inquadrabile nella previsione della norma citata e affermando, dall'altro, che egli aveva, invece, assunto la qualità di appaltatore e si era comportato come tale per effetto e in conformità della delibera adottata dal Consiglio nella seduta del 31 ottobre 1972;
b) che ha errato la Corte di Appello nell'escludere la responsabilità...
