• Estremi:
    Cassazione civile, 2008,
    • Fatto

      SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

      T.M., titolare del 45,50% delle quote della G.D.A. Grande Distribuzione Alimentare di Termini Michele & C. s.n.c. conveniva in giudizio la società, in persona dell'amministratore unico T.G., titolare della restante parte del capitale sociale, e quest'ultimo personalmente. Impugnava la Delib. 19 marzo 1997, dell'assemblea ordinaria dei soci, convocata per l'approvazione del bilancio al 31.12.1996 presentante una perdita pari a L. 933.898.023, che aveva deliberato a maggioranza la copertura delle perdite, nel suo espresso dissenso, attingendo ai finanziamenti in conto mutuo dei soci in proporzione alle rispettive quote e, per la differenza, mediante diminuzione del capitale sociale. Deduceva che la delibera era illegittima perchè adottata a maggioranza anzichè all'unanimità e per essere state utilizzate per la copertura delle perdite somme di cui la società...

    • Diritto

      MOTIVI DELLA DECISIONE

      1. Con il primo motivo il ricorrente principale deduce violazione dei principi in tema di legittimazione ad agire e dell'art. 2278 c.c., nonchè difetto e contraddittorietà di motivazione. Lamenta che la Corte d'appello non abbia pronunciato sull'eccezione di inammissibilità dell'appello per difetto di legittimazione attiva del T.G., in ragione del fatto che egli era ormai cessato dalla carica di amministratore della s.n.c. G.D.A. per effetto della nomina del liquidatore giudiziale della società. Con il secondo motivo il ricorrente deduce ancora violazione dell'art. 112 c.p.c., in relazione ai principi che regolano la pronuncia della cessazione della materia del contendere ed agli artt. 2278 e 2310 c.c., nonchè difetto e contraddittorietà di motivazione. Nel dichiarare la cessazione della materia del contendere sulle domande proposte dal ...



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