• Estremi:
    Corte Costituzionale, 1995,
    • Fatto

      Ritenuto in fatto

      1. - Nel corso di un procedimento civile vertente tra Riva Adele e l'Amministrazione delle Finanze dello Stato la Corte d'Appello di Milano, con ordinanza emessa il 18 maggio 1994, ha sollevato, in riferimento agli artt. 3, primo comma, e 53, primo comma, della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell'art. 8, primo comma, della legge 2 dicembre 1975, n. 576 (Disposizioni in materia di imposte sui redditi e sulle successioni), nella parte in cui esclude che i ruoli dell'imposta complementare, cui fa riferimento la stessa norma, costituiscano titolo per la riscossione nei confronti della moglie ove l'imposta sia stata definita dal marito ai sensi del decreto-legge 5 novembre 1973, n. 660, convertito nella legge 19 dicembre 1973, n. 823.

      Premette in fatto il giudice a quo che l'Esattoria civica di Milano aveva notificato alla Signora Riva - quale corresponsabile del...

    • Diritto

      Considerato in diritto

      1. - La Corte d'appello di Milano dubita della legittimità costituzionale dell'art. 8, primo comma, della legge 2 dicembre 1975, n. 576 (Disposizioni in materia di imposte sui redditi e sulle successioni), nella parte in cui - come interpretato dalla Corte di cassazione - esclude che i ruoli dell'imposta complementare costituiscano titolo per la riscossione nei confronti della moglie ove l'imposta stessa sia stata definita per condono dal marito ai sensi del decreto- legge 5 novembre 1973, n. 660.

      Ad avviso del giudice a quo la norma impugnata contrasterebbe:

      - con l'art. 3, primo comma, della Costituzione, in quanto, nella (ritenuta) identica ipotesi di accertamento d'ufficio divenuto definitivo, il ruolo dell'imposta complementare dovuta dal marito e comprensiva dei redditi della moglie costituisce titolo per la riscossione nei confronti...



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